Con l’arrivo della bella stagione cresce la voglia di immergersi nel verde, il desiderio di fare delle lunghe e rigeneranti scampagnate o di organizzare deliziosi picnic all’aperto. Un vero e proprio evergreen che affonda le sue origini nella Francia del 1600 quando, i nobili, erano soliti rilassarsi nel verde dei giardini delle lussuose dimore di campagna.
Un evento che, nei secoli, ha cambiato forma ma non ha perso fascino per allinearsi con le tendenze green degli ultimi anni. Che sia al mare, in campagna, in montagna o nel giardino di casa, il picnic deve seguire delle regole precise così da risultare maggiormente sostenibile e super eco-friendly.
Picnic, dove farlo
Il termine giunge dal francese pique-nique e nasce dalla combinazione tra il verbo piquer, ovvero stuzzicare, rubacchiare, punzecchiare, e nique ovvero qualcosa di semplice. Tradotto poi nella parola inglese picnic ben rappresenta l’informalità di un pasto non convenzionale e rilassante, ma sempre nel rispetto della convivialità condivisa e dell’ambiente circostante.
Per un’esperienza perfetta è importante scegliere il luogo dove organizzare il picnic, magari preferendo le tante aree attrezzate presenti sul territorio dove è facile trovare tavoli e panche in legno.
Oppure scegliere un’area naturale di libero accesso come un parco, una zona di campagna o boschiva, una spiaggia, il giardino di casa o un agriturismo, ma sempre nel rispetto della fruizione comune da parte di tutti.
Picnic sostenibile, come organizzarlo
Organizzare un picnic perfetto e super sostenibile è facile oltre che divertente, basta seguire poche ma semplici regole di base. Dopo aver scelto il luogo, dove condividere cibarie e allegria, è bene preparare una lista completa dove elencare tutto il necessario per una giornata davvero unica.
Scegliere l’attrezzatura di base
Passiamo alla lista degli accessori di base indispensabili per il nostro picnic, preferendo oggetti riutilizzabili o riciclabili.
- Telo impermeabile, una base necessaria per appoggiare la tovaglia o la coperta e disporre piatti e cibarie, così da potersi accomodare senza il rischio di sporcarsi o che l’umidità possa filtrare dal terreno.
- Tovaglia o coperta, dove disporre tutti gli alimenti e dove sedersi per il picnic, magari abbinata a morbidi cuscini.
- Tavolino, è una presenza opzionale perché si possono sfruttare i tanti tavoli in legno presenti nelle aree picnic dedicate. In alternativa si possono portare un po’ di tavolini da casa, meglio se da campeggio, oppure riutilizzare vecchi bancali o cassette di legno come supporto per tessuti e cibi.
- Borsa frigo e thermos, dove stipare le bevande per mantenerle sempre fresche e dove disporre cibi e contenitori.
- Box in bioplastica, legno o in vetro, al posto di quelli usa e getta dove sistemare cibi e alimenti così da preservarne il calore e la fragranza.
- Stoviglie, posate e bicchieri, premesso che lo stile informale del picnic richiede un impostazione libera e naturale, ma se proprio non potete farne a meno meglio servire il cibo su piatti in ceramica o, meglio ancora, realizzati in fibre naturali e biodegradabili. Da abbinare a bicchieri, tazze e scodelle in vetro o metallo, posate in acciaio o di legno ma sempre riutilizzabili. Evitando l’utilizzo dannoso dei kit usa e getta, davvero poco sostenibili.
- Quello che non può mancare, ovvero tovaglioli, meglio se in stoffa, un apribottiglie, taglieri in legno dove appoggiare formaggi, antipasti e salumi, un coltellino multifunzionale e cestini naturali dove disporre frutta e pane.
- Protezioni, del tutto fondamentali, a partire dall’igienizzante per le mani passando per la crema solare, un cappello e degli occhiali per proteggersi dal sole, fino ai repellenti naturali per insetti e zanzare. Non dimenticate un piccolo kit da pronto soccorso in caso di taglietti e abrasioni, e tanti sacchetti per una raccolta differenziata perfetta.
Picnic sostenibile: quale cibo portare
Per un pranzo perfetto, da trascorrere all’aria aperta, ecco tutte le proposte più golose da realizzare facilmente e da servire con cura. Meglio ancora se vegetariane o vegane, per rendere il tutto ancora più sostenibile riducendo l’impatto sull’ambiente. A partire dagli antipasti magari delle golose bruschette alle verdure, con pizzette classiche e focaccine al rosmarino fatte in casa.
Ma anche pasta e riso freddo, cous cous di verdure, insalate di cereali, insalate di verdura e frutta, torte salate e farinata all’erba cipollina. Fino alle maxi frittate magari con verdura di stagione o svuota frigo zero sprechi, formaggi da sbocconcellare, panini con verdure grigliate, pinzimonio con verdure fresche, concludendo con torte e dolci fatti in casa.
Preferendo ingredienti integrali, magari verdura e frutta di stagione, meglio ancora se a chilometro zero, per aumentare il sapore delle ricette e per ridurre costi e sprechi. Il tutto accompagnato da bevande fresche, tè, succhi naturali, birre e vini artigianali.
Un picnic sostenibile è possibile e doveroso, meglio ancora se si può raggiungere la location in bicicletta o in treno, senza utilizzare la macchina. Eliminando immondizie e scarti, una volta finito il momento conviviale condiviso, e dedicando del tempo alla conoscenza del territorio stesso. Magari effettuando una scampagna o una passeggiata, rispettosa della flora e della fauna locale. Moderando anche il tono della voce così da permette alle orecchie e alla mente di farsi cullare dai suoni della natura, vero balsamo per l’anima.
Giornalista pubblicista dal 2005 e interior/set stylist dal 1997, si occupa di arredamento, styling, decorazione d’interni, di attività legate al fai da te e al food. Vegetariana, appassionata di natura e animali, collabora con diverse riviste dove si occupa anche di tematiche legate al mondo green, alla sostenibilità ambientale e al benessere.