Come riutilizzare vecchi smartphone, tablet e computer

da | Apr 24, 2024 | second hand, vivere green | 0 commenti

Con i ritmi di aggiornamento ormai forsennati del settore tecnologico, tutti ci troviamo a dover gestire una mole importante di vecchi smartphone, tablet e computer. E nella maggior parte dei casi, questi dispositivi non vengono abbandonati perché non più funzionanti o non più in grado di fornire ciò che serve all’utente, bensì per limitazioni imposte dall’alto. Basti pensare che il ciclo medio di vita di uno smartphone è di tre anni, oltre ai quali i produttori smettono di fornire aggiornamenti e, così, ci si trova progressivamente a non avere più accesso ad app o servizi web.

Se si considera come lo smaltimento dell’e-waste – ovvero dei rifiuti elettronici – sia uno dei più complessi problemi ambientali di questi anni, gli aggiornamenti limitati nel tempo e la cosiddetta obsolescenza programmata rappresentano un vero e proprio danno al Pianeta. Solo in Europa, ad esempio, ogni cittadino produce 11 chili di rifiuti elettronici all’anno. Ma che fare, come contrastare questa tendenza? Dando una seconda vita ai nostri device.

Come riutilizzare vecchi smartphone

Come già accennato in apertura, gli smartphone rappresentano il dispositivo elettronico che viene sostituito con più frequenza. Molti non resistono alla tentazione di acquistare un modello nuovo ogni anno, altri invece si trovano costretti all’acquisto poiché il loro dispositivo non viene più aggiornato lato software. Ma come concedere una seconda vita ai tanti smartphone che abbiamo nel cassetto?

Navigatore per auto

Una prima idea per recuperare uno smartphone non più aggiornato prevede di utilizzarlo come navigatore fisso per auto. Anche se il sistema operativo non è più l’ultimo disponibile sul mercato, è infatti possibile utilizzare applicazioni di navigazione open-source, che funzionano anche sui smartphone non più giovanissimi. Fra i tanti, si segnala Open Street Map.

Webcam per le call e per la casa

Con la pandemia da Covid, tutti hanno familiarizzato con lo smartworking. E molti si saranno accorti che le webcam integrate nei laptop non sempre garantiscono una buona qualità di ripresa. Eppure la soluzione è semplice, basta sfruttare le ben più generose fotocamere di un vecchio smartphone. Basta un cavetto USB e un software ad hoc, come ad esempio DroidCam, per utilizzare il vecchio telefono come una pratica videocamera. Il tutto, con una qualità video davvero superiore.

Allo stesso modo, utilizzando software analoghi, si può utilizzare un vecchio smartphone come telecamera di sicurezza per la casa: una soluzione low cost per monitorare da remoto la propria abitazione, ad esempio, quando si è in vacanza.

Svago e divertimento

Gaming su smartphone

Un vecchio smartphone, non più adatto alle esigenze quotidiane, può ritornare davvero utile per tutte le esigenze di divertimento. Ad esempio, può essere trasformato in una console portatile di gioco per i più piccoli della casa, magari senza la pretesa di scegliere i titoli di ultima generazione disponibili sui vari store di applicazioni. Ancora, può essere collegato con un cavetto – oppure, se disponibile, con il Bluetooth – allo stereo di casa, per trasformare un vecchio impianto in una stazione di streaming musicale domestica.

Regalare un vecchio smartphone

E, infine, perché conservare uno smartphone nel cassetto, quando potrebbe tornare utile ad altre persone? Ad esempio, in famiglia ci sono molti componenti – si pensi agli anziani – che non hanno particolari esigenze di navigazione e di app, bensì hanno bisogno di uno smartphone perlopiù per telefonare e comunicare con i cari con le app di messaggistica. Peraltro, almeno per la piattaforma Android, sono disponibili numerosi launcher pensati proprio per la terza età, allo scopo di mostrare grandi icone e generosi caratteri.

Come riutilizzare vecchi tablet e computer

Nonostante la velocità di ricambio di tablet e computer sia decisamente inferiore rispetto a quella degli smartphone, anche questi dispositivi possono essere facilmente riutilizzati, prima di diventare dei rifiuti RAEE. Basta un po’ di inventiva e, a volte, anche tanta creatività.

Cornice digitale

Un tablet non più aggiornato, oppure dalla potenza non più sufficiente per le proprie esigenze quotidiane, può essere facilmente convertito in una cornice digitale. Si possono infatti caricare sul dispositivo tutte le fotografie di proprio gradimento e, sfruttando gli strumenti già disponibili sul sistema operativo per visualizzare degli slideshow, animare le pareti di casa. Un vero e proprio quadro dinamico, che può cambiare immagine a seconda del nostro umore o del momento della giornata.

Hub digitale della casa

Computer e tablet

Un vecchio computer, magari acquistato anni fa e con componenti non più aggiornabili, non deve necessariamente finire in discarica. Può essere facilmente impiegato come hub digitale della casa. La maggior parte delle esigenze quotidiane, ad esempio quelle legate al piccolo intrattenimento, non necessitano infatti di enormi capacità di calcolo. Un vecchio computer può quindi diventare:

  • un sistema di storage domestico, collegato alla rete di casa, per salvare file da qualsiasi dispositivo connesso alla stessa rete;
  • un media center dove ospitare fotografie, filmati e brani musicali, da richiamare al bisogno sugli altri dispositivi di casa, ad esempio il televisore del salotto o quello in camera da letto;
  • un centro di controllo della propria abitazione, ad esempio per il coordinamento della domotica, delle videocamere di sicurezza, per monitorare i consumi elettrici e molto altro ancora.

Ovviamente, per realizzare tutte queste idee bisogna utilizzare dei software specifici, ognuno adatto alla specifica esigenza. Tuttavia, la lista di software – sia gratuiti che a pagamento – oggi disponibili è decisamente nutrita, si parla di centinaia – se non migliaia – di software che permettono di soddisfare qualsiasi necessità.

Tavoletta grafica e schermo per il computer

Tablet e tavoletta grafica

Non tutti ne sono forse a conoscenza, ma la gran parte dei tablet – anche quelli non particolarmente recenti – possono essere facilmente convertiti in una tavoletta grafica per il computer. Con il vantaggio di avere a disposizione un ampio display proprio sotto la punta della propria penna digitale. I dispositivi macOS e iPadOS hanno già questa funzione integrata: sarà sufficiente attivare le funzioni Continuity e Handoff e, con davvero un paio di click, il vecchio iPad sarà pronto per essere utilizzato come tavoletta grafica, sia con Apple Pencil che con soluzioni di terze parti. Su Windows e Android l’abbinamento è più complesso, ma non di certo impossibile: in genere, gli stessi produttori di tablet e penne digitali forniscono applicazioni proprietarie per farlo.

In alternativa, un vecchio tablet può diventare un secondo schermo per il computer di casa: sia su Windows che su MacOS è sufficiente un cavo USB-C, o Lightning, e pochi click nelle impostazioni schermo del sistema operativo.

Piattaforma di retrogaming

Un tuffo nel passato, per giocare ai mitici titoli che hanno accompagnato le nostre infanzie. Basta davvero poco sforzo per trasformare un vecchio computer in una piattaforma di retrogaming, tanto semplice quanto installare un emulatore. Il più famoso è sicuramente Retroarch, ma se ne trovano davvero decine di alternative diverse.

Donare computer e tablet a chi ne ha bisogno

Infine, quel computer che per noi è ormai obsoleto e quel tablet chiuso nel cassetto, possono diventare una risorsa preziosa per chi non può permetterselo. Ad esempio, ci si può informare presso i centri di aggregazione o ricreativi del proprio territorio, soprattutto se gestiti da volontari, che potrebbero avere bisogno di computer e tablet di seconda mano per la gestione delle loro attività o, ancora, della didattica per gli utenti. Ancora, ci sono ancora moltissime scuole prive di dispositivi elettronici per i propri studenti, soprattutto se piccole o in località remote. Con un po’ di intraprendenza, e la collaborazione di altri utenti, ci vuole davvero poco per raccogliere una ventina di vecchi computer, così da attrezzare una piccola sala informatica per un istituto che ne è sprovvisto.

In definitiva, prima di trasformare i nostri dispositivi elettronici in rifiuti, pensiamo ai loro usi secondari: non c’è idea che virtualmente non possa essere realizzata, basta solo trovare il software giusto.

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